Poche ore ancora, poi finalmente potrò accantonare anche questo schifosissimo anno. Facendo un piccolo bilancio mi accorgo però che di cose belle me ne ha regalate, come la storia con Alessio (il 2 sarebbe stato il nostro anniversario), le persone che ho conosciuto e che mi sono state vicinissime, questa indescrivibile estate, il ritorno di Rossella a Roma, la mia conoscenza con lele, che non smetterò mai di ringraziare abbastanza...
per tutte le volte che mi è stato vicino
che mi ha sopportata
ascoltata
spronata
per tutte le canzoni che mi ha mandato, che mi hanno sempre lasciato qualcosa, anche ora che alcune non le posso proprio più ascoltare :)
E niente, ora devo solo aspettare questo 2008, sperare che sia più positivo e stimolante dei precedenti, farlo diventare "il MIO anno".
Vi lascio i miei migliori auguri...
che questo nuovo anno possa regalarvi un milione di piccole cose, perchè sono esse a farci sorridere e a donarci quegli attimi speciali che poi ci accompagnano, a distanza di anni.
Un bacio a Gianlu che non c'è più, alla mia Ammo, a lele, a Davide che è partito, a Claudio, al mio Stefi che adoro, al mio Animalo:D, a Claudio er cencio, ar busta e ar pasticca che passano dopo a darmi gli auguri (tacci vostra volevo starmene in pigiama!!!), a Kabalino che ogni tanto passa su questo blog, a L'ultima Stanza di Publiweb e a tutti quelli che passeranno di quà.
A presto, e auguri ancora!
Auguri anche al mio Alessio e a Federichino.
Kisssssssssssssssssssssssssssssssss
lunedì 31 dicembre 2007
Buon 2008 a tutti!
Pubblicato da Alessandra alle lunedì, dicembre 31, 2007 0 commenti
domenica 30 dicembre 2007
Music when the lights go out
Questa è una di quelle sere in cui ti viene voglia di uscire e andarti a fare quelle 5-6 birrette che manderebbero in ferie i neuroni...Così, tanto per non pensare più, tanto per stare un pò sospesi e in pace con se stessi..tanto per annullarsi e smetterla di pensare a chi s'è scordato di te...Bella storia...Mi sembra di essere tornata a 6 mesi fa, a quando mi dannavo per il Santos della situazione, ma almeno li non avevo avuto modo di abituarmi... E' un pò come continuare a mettere la moca da 2 tazze quando si è da soli a prendere il caffè. Inesorabilmente ne avanza una e non sai mai che farci, se sorseggiarlo per non sprecare nulla, o se gettarlo nel lavandino quando è ancora caldo...E' che magari prima non eri sola a berlo...Ne dovevi preparare 2 di caffè...Io devo abituarmi di nuovo a mettere su la moca piccina, solo per me...o magari decidere di smetterla coi caffè, che oltretutto fanno anche male se ne si abusa...
E io sono una che se non arriva al limite di tutto non sa dire di "no", quindi gli abusi sono all'ordine del giorno...
Abuso di cibo
di caffè bollenti
di sopportazione
di immaginazione
di ricordi
di pazienza
di cose da scrivere che nessuno leggerà
di itinerari tracciati di un posto in cui andrò da sola, per la mia strada..
con gli errori del passato e con quelli che farò da questo momento
coi pensieri di oggi e di domani
col mio voler essere sempre terribilmente complicata..
E quando poi non saprò che fare..
Quando le notti a venire sembreranno non voler finire mai...
Music...
Music when the lights go out....
(quella di Pete)
Pubblicato da Alessandra alle domenica, dicembre 30, 2007 2 commenti
Etichette: canzoni
Fa buon viaggio Da :)
ALeSSanDra
scrive: pensavo volessi andartene senza salutare ;)
D scrive:
no noALeSSanDra
scrive: insomma, pronto?D scrive:
un po di ansia e pensieriD scrive:
ma si...pronto :)ALeSSanDra scrive: uno spazietto per me c'è?:)
D scrive:
dove?D scrive:
nei pensieri?D scrive:quanto sei bella
ALeSSanDra scrive:no, sei te che sei ubriaco ;)
D scrive:però lo dico anche quando sto lucido...;)
D scrive:senti spengi la cam che forse è mejo
D scrive:primo che me ne esco co qualche cappellata
ALeSSanDra scrive:ma vaaaaaa :)
D scrive:sto cotto
ALeSSanDra scrive:ma tranquillo Da
D scrive:no no sto a di davvero
D scrive:se mi prendono i 5 secondi
D scrive:è la fine
ALeSSanDra scrive:vuoi che chiudo? :)
D scrive:e con te nn voglio fa cazzate
ALeSSanDra
scrive:Da!ALeSSanDra scrive:portati il caffè!ALeSSanDra
scrive:cosi quando lo bevi me pensi;)D scrive:
hehehehD scrive:
avogliaD scrive:
cmqD scrive:
io te pensoD scrive:
spessoALeSSanDra
scrive:ma va...D scrive:
non sei na cojonaD scrive:
sopratuttoD scrive:
e so rare de sti tempiALeSSanDra
scrive: Fa buon viaggio:)Pubblicato da Alessandra alle domenica, dicembre 30, 2007 0 commenti
sabato 29 dicembre 2007
Like a friend: Pulp
Don't bother saying you're sorry.
Why don't you come in?
Smoke all my cigarettes - againe.
Every time I get no further.
How long has it been?
Come on in now,
Wipe your feet on my dreams.
You take up my time,
Like some cheap magazine,
When I could have been learning something.
Oh well, you know what I mean.
I've done this before.
And I will do it again.
Come on and kill me baby,
While you smile like a friend.
And I'll come running,
Just to do it again.
You are the last drink I never should drunk.
You are the body hidden in the trunk.
You are the habit I can't seem to kick.
You are my secrets on the front page every week.
You are the car I never should have bought.
You are the train I never should have caught.
You are the cut that makes me hide my face.
You are the party that makes me feel my age.
Like a car crash I can see but I just can't avoid.
Like a plane I've been told I never should board.
Like a film that's so bad but I've gotta stay til the end.
Let me tell you now,
It's lucky for you that we're friends
Pubblicato da Alessandra alle sabato, dicembre 29, 2007 0 commenti
Etichette: canzoni
giovedì 27 dicembre 2007
W il Natale -.-
Pubblicato da Alessandra alle giovedì, dicembre 27, 2007 0 commenti
venerdì 21 dicembre 2007
il pesante rumore del silenzio...
Qualcuno una volta mi ha detto che nella vita non si cambia, al limite si capisce. Io sono riuscita a non fare nessuna delle due cose, e ciò che mi rammarica è il perseverare in ciò che è più deleterio per me...
Ti ho disegnato proprio bene, nella mia testa piena di spicci, talmente bene che mi sono fatta i complimenti da sola...con tutte le qualità che cercavo nelle persone, coi difetti che mi hanno sempre fatto sorridere...con la pazienza e la costanza di chi mi vuole bene...Ti ho disegnato con tutte le parole che ho letto e sentito, con quelle che speravo di udire in un futuro non troppo lontano, con tutti i momenti belli che mi hai regalato e con quelli che avremmo potuto passare insieme..Ne è uscito fuori un capolavoro, di quelli da perderci la testa, di quelli che staresti ore in contemplazione totale, sentendoti anche realizzata di quella vista...Finchè ti guardi in torno e ti accorgi che sei solo...che potevi morire nell'inosservanza totale...e allora ti rendi conto, ascoltando il rumore del silenzio, che tra le mani non hai che l'ennesimo foglio da accartocciare...
Peccato...
peccato davvero...
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Etichette: scazzi
mercoledì 19 dicembre 2007
Gianna Nannini: Suicidio d'amore
Lascia che sia la sera a spargersi nei viali
Mentre mi volto indietro e svuoto la valigia
Rimangono i capelli, le punte fragili
E gli occhi rossi rossi contro vento
Angelo mio saltiamo
in fondo al buio andiamo
cadendo giù per sempre liberi
Angelo mio saltiamo
Spaccami il cuore piano
Portami ovunque senza andare via
Basterà
Abbracciami
niente ci può sciogliere
Ancora i tuoi sospiri le notti a ridere
Lascia che sia la sera a farci illudere
Prima che passi questa notte invano
Angelo mio saltiamo
In fondo al buio andiamo
Cadendo giù per sempre liberi
Amore mio ti amo
Spaccami il cuore piano
Solo uno sguardo prima di andar via
Basterà
Abbracciami
Ci troverà la sera
Ci troverà la sera
Ci troverà insieme
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Etichette: canzoni
lunedì 17 dicembre 2007
va beh...
Cambio di template per dare un tocco natalizio a questo blog, ma anche perchè non c'era più motivo di tenere l'altro... L'avevo messo perchè mi piaceva l'idea, mi faceva venire in mente belle cose in un periodo decisamente felice e pieno di aspettative. Ora non m'aspetto più nulla...e forse è questo il segreto per non stare male inutilmente, chissà...
Sono un pò senza parole...
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domenica 16 dicembre 2007
A mio fratello Gianlu
Pubblicato da Alessandra alle domenica, dicembre 16, 2007 0 commenti
sabato 15 dicembre 2007
L'eterno mascolino
Stamattina rileggevo alcuni appunti di letteratura russa, a proposito dello scrittore Ivanov e di Block, che pare si intrattenessero in frequenti menages a troi con la consorte del primo, se non erro. Ecco, questa donna è stata definita da molti L'Eterno Feminino. Fonte di ispirazione, musa dell'arte ecc ecc. Mi sono chiesta...ma esiste un corrispettivo maschile? Uno che ecco, racchiuda in se proprio l'essenza dell'essere uomo...? (Uomo, non FINOCCHIO!)
Pubblicato da Alessandra alle sabato, dicembre 15, 2007 0 commenti
venerdì 14 dicembre 2007
Venedikt Erofeev: tra Mosca e Petuskì (Mosca sulla Vodka)
L'autore:
Venedikt Erofeev nasce nel 1939 oltre il Circolo Polare Artico, nella penisola di Kola, in un villaggio sperduto e in epoca Staliniana. Si hanno poche notizie in riguardo alla sua esistenza dissipata dall'alcool.Nel 1946 suo padre viene arrestato e sua madre lo abbandona in un orfanotrofio (gesto purtroppo assai diffuso in quel periodo). Si rivela ben presto uno studente straordinario e per tale motivo viene inviato all'Università di Mosca. In breve ne viene espulso per cattivo comportamento. Diventa un uomo al di fuori della società, un borderline, beve e frequenta emarginati sociali.Nel 1966 conosce e sposa Valentina Zimakòva che lo renderà padre di un figlio che porterà il suo stesso nome: Venedikt. In seguito si infatua di Julia Rùnova, che diventa una vera e propria ossessione. Si alterna tra due cittadine nei pressi di Mosca per dividersi tra le due donne. In questo spazio matura l'idea del romanzo, che termina nel '69.
E' un uomo sdoppiato dalle visioni dell'alcool e di se. Lavora come posatore di cavi ed ha avuto la capacità di dissipare un talento straordinario. Muore di cancro alla gola nel 1990, si dice di lui che fosse un uomo bellissimo.
Opera:
L'opera si presenta sotto forma di viaggio, con il protagonista che è l'autore stesso, il quale si pone una missione che fallisce. Il finale è drammatico: egli viene ucciso con violenza inaudita, colpito alla gola, stessa parte del corpo affetta dal cancro che determinerà la morte dello scrittore.
Trama:
1: Ricerca infruttuosa di alcoolici e colloqui con gli angeli, prima di salire sul treno.
2: Prima ubriacatura in treno e flash-back autobiografici che consentono la presentazione del protagonista.
3: Chiacchierata sul treno e sbronza coi compagni di viaggio.
4: Incontro col controllore Semjonič.
5: Il sogno, incubo e delirio, parodia della Rivoluzione.
6: Delirium tremens: annullamento psichico e allucinazioni cui seguono dialoghi con creature infernali ( satana e la sfinge).
7: Il protagonista arriva a destinazione con la consapevolezza di aver fallito la sua missione, fugge e viene ucciso con violenza inaudita.
Il Protagonista:
Porta il nome dell'autore: Venedikt. E' un'unità tra autore ed eroe per tenere il lettore in una condizione di ambiguità. E'un alcoolizzato in crisi d'astinenza, che cerca da bere nella stazione di Kursk. Nomina il Cremlino e compie un atto di irriverenza totale, poichè esso è considerato il cuore della Russia ed il protagonista dice di non averlo mai visto. La sua missione consiste nell'arrivare a Petuskì, dove lo attendono il figlio e una giovane donna. ( In realtà il figlio è dell'altra donna, sua moglie Valentina). Questo luogo è l'utopia, uno stato di benessere in quanto bevono tutti. Lo descrive utilizzando parole tratte dal Cantico dei Cantici.
Il linguaggio che usa è:
a: quello degli ubriachi (bassezze e turpiloqui)
b: quello biblico.
Venedikt è un uomo che cerca costantemente da bere. Sale sul treno e si guarda intorno; sente la voce meccanica che informa i passeggeri delle stazioni (Richiamo alle stazioni del "Viaggio da S. Pietroburgo a Mosca" di Radiščev). Beve e sotto l'effetto dell'alcool parla del suo ex lavoro come posatore di cavi.
Utilizza un tono sacro, elevato per descrivere bassezze compiute ed ubriacature. Non nomina in nessun caso la società ed il potere sovietico per non dare loro credito. Li descrive, ridicolizzandoli, in modo implicito. Per gli stessi motivi non cita i grandi della Rivoluzione, anche se utilizza delle frasi di Lenin nel suo sogno-parodia della Rivoluzione stessa.
L'opera è una satira potente, eppure esprime molta tenerezza quando il protagonista parla del suo bambino. La sua donna è descritta come Madonna e Puttana. I suoi compagni di viaggio sono ubriaconi al suo pari e i dialoghi che ne seguono sconfinano nel demenziale. La forza distruttiva della Russia è descritta in modo grottesco: le persone bevono per via della miseria e sono mostrate dall'autore in totale sincerità come antisemiti e razzisti.
Morale:
Un uomo che vive e scrive al di fuori degli schemi sociali precostituiti ha un solo destino: quello di morire.
Il Diavolo e L'acquavite: quel viaggio Moskvà-Petuskì
(M. Colucci)
Ciò che emerge dall'opera è una particolare forma di comicità rappresentata dalla società in cui il protagonista vive e di cui si fa beffe.
E' una satira politica fatta a soese del regime e della sua ideologia.
Il protagonista non è credibile in quanto ubriaco, eppure dice cose vere e credibili proprio quando è sotto l'effetto dell'alcool.
Ricorrenza del numero 4 e dei suoi multipli:
4: le settimane in cui ha lavorato come posatore di cavi.
40: beve per 40 giorni di seguito e resta astemio per 4.
400: i grammi di vodka che vuole bere dopo il licenziamento.
4: i suoi ex compagni di stanza.
4: i suoi assassini.
Ricorrenza del numero 13:
13: i sorsi di vodka che beve in treno
13: il viaggio si compie nella 13° settimana, poichè 12 settimane prima aveva conosciuto la giovane ragazza di Petuskì
13: numero delle pipe che fuma prima di inviare il suo secondo saggio alla Revue de Paris.
Venedikt è un alcoolista malato nell'animo, un incompreso, una sorta di "Uomo del Sottosuolo" dostoevskijano per via di:
- odio verso il materialismo.
- crudezza con cui si dedica alla descrizione dei particolari.
- rapporto negativo con la società in cui è costretto a vivere.
- solitudine.
Mette in discussione il potere che si è instaurato in Russia dal 1917, parlando del Cremlino. Asserisce di non averlo mai visto e viene ucciso nei paraggi dopo averlo osservato. Inveisce contro il regime Sovietico che ha reso la Russia un inferno. Da buon alcoolista il suo argomento preferito è la vodka.Attraverso tale bevanda rivisita la storia della moderna cultura Europea, ritrovandola nelle vite di Goethe, Gogol' e Musòrgskij. La vodka è il segno del suo personaggio, il mezzo che gli permette l'alienazione totale dal mondo. Il viaggio rappresenta l'essenza della vita, pone l'uomo davanti a delle prove, può salvarlo o portarlo alla perdizione. Per Venja (diminutivo di Venedikt) esso è il frutto di una lotta tra il cuore (che gli consiglia di bere e partire) e la ragione (che gli consiglia di non bere e di restare a casa) scaturita in seguito al licenziamento e quindi cela un tentativo di trovare altrove la salvezza.
A Petuskì, identificata col paradiso, lo aspettano:
- un bambino, suo figlio, per cui prova affetto ("Quando tu non ci sei io sono completamente solo") e a cui porta dei regali.
- una donna, conosciuta 12 settimane prima, che appare in chiave erotica e descritta contemporaneamente come madonna e come puttana.
Petuskì è la patria dell'amore paterno, per il bambino, ed erotico per la donna. Durante il tragitto conosce dei personaggi suoi simili: ubriaconi mentecatti. Colloquia con essi e si ubriacano insieme. Quando anche il controllore scende dal treno si ritrova completamente solo. Sotto gli effetti dell'alcool vive una sua Rivoluzione, che non si priva di villaggi, di delegati ne di tesi ideologiche (Parodia delle Tesi di Lenin), addirittura dichiara guerra alla Norvegia, rifacendo e distruggendo il mito ideologico della Rivoluzione d'Ottobre. Improvvisamente si accorge che Petuskì è troppo lontana e sospetta di andare nella direzione contraria. Il buio, nascosto dietro al suo finestrino, conferma la sua ipotesi (Buio= presagio di catastrofe). Si ritrova al punto di partenza (Il potere è più forte di ogni sogno di evasione). Non arriva a destinazione perchè quel luogo è utopia e viene punito per aver intrapreso il viaggio. Quattro individui lo seguono ed egli prova la disperazione della solitudine (espressa attraverso il linguaggio Biblico: "Signore, perchè mi hai abbandonato?").
Erofeev attinge alla simbologia biblica e alla letteratura del dissenso:
- "La Gelata": Sinjavskij
- "Il Maestro e Margherita" : Bulgakov
Lo scopo è combattere il totalitarismo con fenomeni di cui per principio esso è costretto a negarne l'esistenza.Bulgakov si serve del diavolo Woland per smascherare i vizi e le corruzioni dei Moscoviti; Erofeev ridicolizza la società ed il sistena con qualcosa a parimerito astratta: l'estasi visionaria concessa dall'alcool.
Il diavolo e la vodka sono due prodotti popolari russi, il primo è frutto della superstizione, l'altro è un vero prodotto economico. Il potere si libera dei personaggi scomodi e delle loro azioni utilizzando la forza:
- Bulgakov: Il Maestro viene ricoverato in un manicomio
- Erofeev : Venedikt viene assassinato.
Pubblicato da Alessandra alle venerdì, dicembre 14, 2007 0 commenti
Etichette: Letteratura Russa
Io, insegnante di letteratura russa!
Da oggi, ogni settimana pubblicherò un post su un racconto di letteratura russa e relative note sull'autore, con lo scopo di contagiarvi e di farvi apprezzare quanto c'è di buono nelle penne di questi scrittori, boicottati e volutamente snobbati dalla letteratura commerciale per via della loro assoluta genialità e diversità.
Inizierò ogni post con la prima e l'ultima frase del testo preso in esame, che secondo me racchiudono l'intera essenza dell'opera, aggiungendo quando possibile gli appunti presi durante le lezioni di letteratura, la mia vera ed unica passione, quella che non mi ha mai abbandonato e che spero possiate apprezzare. Spero vogliate aiutarmi in questa follia, magari segnalandomi qualche testo da commentare, lo farò con estremo piacere, soprattutto se non è ancora entrato nella mia biblioteca :D
Dedicherò una tag ad ogni autore, in modo da facilitare la lettura ai pochi disgraziati che si imbatteranno in queste pagine e in modo tale da chiarirmi le idee, e in questo momento, Dio se ne ho bisogno...
Inizio eh:D
Non osate fermarmi!!!
Pubblicato da Alessandra alle venerdì, dicembre 14, 2007 0 commenti
Etichette: Letteratura Russa
a Piter...
Pubblicato da Alessandra alle venerdì, dicembre 14, 2007 0 commenti
domenica 9 dicembre 2007
Siamo solo ai primi passi di una corsa senza meta...
Era una frase di una canzone dei Gemelli Diversi...mi regalarono il cd svariati anni fa quelli della mia classe...e oggi come non mai mi torna in mente e mi ossessiona. Ho un nodo alla gola di quelli pesanti da mandare giù, mi sento amareggiata e rammaricata in maniera sempre più esponenziale ormai...Il tempo passa e io speravo le cose tornassero apposto da se, che questo sciocco momento no-sense svanisse per far posto a quegli attimi particolari che mi avevano regalato tante belle cose. Purtroppo mi rendo conto che non si trattava che dell'impatto iniziale, e ora mi sento come una ragazzina che ha scartato un pacco gigante e dalla carta bellissima, per trovarci dentro un regalo che non le piace affatto...
E non c'è Babbo Natale che possa cambiare la situazione...
Me ne sono accorta prima parlando con Davide e rileggendo la mail di Alessio...Dove cazzo sono finiti tutti quei momenti, quelle parole, quei stupidi gesti che mi facevano sentire speciale?
Forse non ci sono mai stati e ho sbagliato tutto ancora una volta...
Segno che dalla vita non si impara mai, al limite si accetta, dopo...
Dopo quando le cose non ci sono più e i ricordi pesano un pò meno, quando altre persone subentrano per darti quello che speravi di trovare altrove...E non è uno stupido capriccio, ma l'accettazione di quanto vedo...anzi, di quanto non vedo e non sento e non percepisco in questo istante...e ancora una volta, la cosa che fa più male, è che io ci sto male veramente...Comunque, visto che non importa a nessuno, visto che queste parole moriranno qui e che non mi aiuteranno di certo a star meglio, cambio discorso.
Domani parto per Milano, lunedi mi operano finalmente e spero di tornare a casa il prima possibile.
Ho davvero voglia di lasciarmi questa storia alle spalle...
Un grazie di cuore a tutte le persone che in un modo o nell'altro mi sono vicine e mi supportano ( e sopportano ) continuamente, e per una persona sempre alla ricerca di conferme come me, questo è davvero il massimo che si possa desiderare :)
Un bacio alla mia ammo, alla mia sore, a lele e al mio faggiano in modo particolare.
Vi voglio bene, sul serio
Pubblicato da Alessandra alle domenica, dicembre 09, 2007 1 commenti
Etichette: scazzi
I ragazzi migliori sono sempre gli Ex (ovviamente quando diventano ex)
Oggetto:
Ti amo Ale...
Da:
alessio nero
Inviato:
sabato 8 dicembre 2007 20.26.51
A:
lullaby
Sai cosa mi manca di te?
Te.
E' strano come provo a ripetermi tutti i giorni che è finita, per poi non crederci. Non ci credo e non ci voglio credere, anche se i fatti poi mi dimostrano il contrario. Ale mi manchi, ti giuro. E' proprio una sensazione strana, di quelle che non vorresti mai provare in vita tua, di quelle che senti che hai la forza di spaccare il mondo...poi ti guardi intorno e ti senti impotente...perchè non posso tornare con te.E mi fa male, perchè sei stata e sarai sempre una persona importante per me.Così importante che ti cerco ancora e porto ancora le tue foto con me. Forse sono un po patetico, ma che ci posso fare?So che presto ti dovrai operare...me l'ha detto Alessandro stamattina, ho provato a chiamarti 200 volte ma m'hanno detto che ti sentivi poco bene e dormivi. Se vuoi parto con te piccola...basta una parola lo sai. Basta che dici A e io corro, per qualsiasi cosa ti dovesse servire. Lo sai che per te ci sono sempre, anche se probabilmente avrai altre 3000 persone che non ti lascerebbero sola un secondo. La differenza sta solo nel fatto che loro ti adorano...e io un pò di più...Resti sempre la mia piccola, anche se non stiamo più insieme, anche se non sei più mia. Io ti amo lo stesso, non puoi condannarmi per questo. Te non sai quanto mi sono trattenuto quando hai fatto l'incidente...Mi sò sentito morire a non poter fare niente per te, e manco potevo spaccare la faccia a quel coglione che ti ha ridotta in quello stato. ALe ti faccio un grande in bocca al lupo, sono con te piccina, oggi e sempre.
Alessio
Pubblicato da Alessandra alle domenica, dicembre 09, 2007 0 commenti
giovedì 6 dicembre 2007
La famiglia si allarga
Stamattina l'ortopedico mi ha consigliato di sottopormi ad intervento chirurgico per risolvere il problema alla gamba. Gli ho detto che volevo prendermi un paio di giorni per pensarci, in realtà ho chiamato subito mio cugino Riccardo e domani sera saprò se può operarmi lui. Preferisco così, anche per evitare che Alessio e Saso piantino baracca fuori dalla mia porta. Non sono affatto spaventata per l'intervento, il medico mi ha assicurato che non è affatto complicato e che sia la degenza, sia la fisioterapia saranno brevissime. In conclusione, spero questa sia l'ultima settimana che le mie chiappe trascorrono sulla sedia a rotelle. Ho voglia di stare in piedi, prendere le cose da sola senza dover chiedere a nessuno...Ho voglia di una doccia lunghissima e di prendere in braccio i miei nipoti...di andare a comprare le sigarette da sola...di riprendere la normalità. E ora la bella notizia. Mia cugina Angela, quella che si è sposata il 6 ottobre è incinta:)))
Ci ha telefonato prima per dircelo e ovviamente voleva sapere se il suo bouquet m'aveva portato fortuna. Uh! -.- Non sa quanta:D
Io da buona scaramantica una grattatina me la sono data, che dite, ho fatto male? In fondo, dal giorno del suo matrimonio, sono successe solo cosine quali l'inizio del mio sabbatico e l'incidente...
Ora vado a spararmi l'antidolorifico. Spero di poter aggiornare presto, ciao a tutti
P.s: Fà buon viaggio tesorììììììììììììììììììììììììììììììììììììì
Kisssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss
P.p.s:Non sono successe solo cose spiacevoli, in riferimento a prima...:)
Ti adoro Clà :)
Bacio a tutti e soprattutto a lele che mi ha mandato l'ennesima canzone stupenda :)
Pubblicato da Alessandra alle giovedì, dicembre 06, 2007 3 commenti
Etichette: famiglia
martedì 4 dicembre 2007
Se noi donne siamo delle allocche è colpa di Perrault.
(Per i non addetti ai lavori, parlo di Charles Perrault, colui che scrisse fiabe quali La bella addormentata nel bosco, Biancaneve, Cenerentola e cazzate varie. Cmq per maggiori informazioni, siccome sono una russista e non studio letteratura francese, consultare il sito http://www.wikipedia.org/)
Esatto, colpa sua, e ovviamente delle nostre mamme che ci hanno plagiate per anni coi suoi racconti, inculcandoci in testa il mito del "Principe Azzurro". Chiariamoci, il regale in questione non esiste, è come El Dorado. Tutti l'hanno cercata per secoli, hanno organizzato spedizioni per poi accorgersi che non esiste...eppure continuano segretamente le ricerche.(Personalmente io ho smesso di setacciare quando mi sono accorta che il suo antagonista, il famigerato Uomo Nero era decisamente meglio, poi si sa, andare sempre a cavallo alle lunghe genera impotenza).Perchè noi ci VOGLIAMO credere, il che è diverso dal credere fine a se stesso. Noi abbiamo estremamente bisogno di vedere nel nostro uomo o presunto tale le caratteristiche dei protagonisti delle fiabe di Perrault.
Prendiamo Cenerentola, fiaba di una sfigata che è costretta a fare le pulizie in casa sua perchè le sue sorelle sono troppo indaffarate. Come amici topi e canarini che la svegliano al mattino, vita insulsa e trasparente fin quando, toh, un ballo! E non ha ne scarpe e ne vestito (guarda caso come noi, anche se abbiamo l'armadio pieno). Poi arriva la maga che la fa diventare una dea e la fa scarrozzare a Palazzo, dove l'Azzurro in questione si innamora di lei e vissero felici e contenti. Apparte che un piede da Cenerentola forse ce l'ha solo la Ammo...Dove si comprano le scarpe di cristallo? Ma sai che dolore?? Ma visto che ci dovevamo sognare sopra, non erano meglio un paio di Manolo? Ma parliamo del Principe...Biondo, occhi azzurri, ricco da far schifo, gentilissimo e amante del ballo..ed etero?? Ma dai, non ci crede nessuno -.- O che dire di quello della Bella Addormentata? Si innamora di lei, sconfigge draghi e strega malvagia e la va addirittura a svegliare da un incantesimo. Ovviamente anche lui bello e ricco da far schifo, talmente monogamo che sparisce di scena fin quando lei è libera dal sortilegio, poi la sposa ecc ecc. La domanda è...Dove cazzo stanno sti principi mentre le signorine in questione sono prigioniere delle loro pippe mentali-stregonerie?
A palazzo a prendere lezioni di salsa?
No...sono in giro a cazzeggiare coi loro amici peniferi, ovviamente dello stesso spessore cerebrale. Escono la sera, vanno a fare i cretini in giro e a rimorchiare la prima disponibile...tanto le cretine li aspettano per mesi, in fase adorante, manco avessero davanti Mr.Figone 2007.
Perchè? Perchè non si imbellettano e vanno a rimorchiare anche loro, nell'attesa di essere cercate, chiamate, trovate?
Perchè se ne stanno a casa a svuotare vasetti di Nutella pensando a tutte le frasi carine usate per intortarle?
Colpa dell'amore eterno, dell'alone mistico di cui li abbiamo circondati, dopo appunto, anni di plagio fiabesco. Non potevano lasciarci giocare con le Micro Machines pure a noi??
Quante fregature avremmo evitato se Perrault fosse stato, che ne so, minatore? Avrebbe avuto lo stesso tutto quel tempo per scrivere minchiate che per secoli sono servite solo a rendere mansuete delle donne incazzate? E cosa sarebbe stato di quelle storie, se Perrault fosse stata donna? Sai che bello leggere a una bambina del Bell' Addormentato nel Bosco, il Tontolomeo che campa a pugnette aspettando che la principessa figa si ricordi di lui, tra una giornata di Shopping e l'altra ;)
Forse è ora che qualcuno lo scriva questo racconto bellissimo...
Pubblicato da Alessandra alle martedì, dicembre 04, 2007 1 commenti
Etichette: scazzi
lunedì 3 dicembre 2007
Prima, avendo ben poco da fare, ho dato un'occhiata alle cianfrusaglie che ho accumulato sulle mie mensole e mi sono un pò vergognata di esistere, che nemmeno una teenager le tiene in quel modo. E' che io non butto mai nulla ed ho il maledetto vizio di poggiare le cose sul primo angolino di scaffale libero, riproponendomi poi di trovare una collocazione migliore...Solo che questa cosa puntualmente non avviene, per lo meno fin quando non mi cade qualcosa addosso, quindi potete ben immaginare quale caos regna nella mia stanza...
Nulla di ciò che mi appartiene sembra avere un ordine logico, ne per disposizione, ne per utilità, proprio come i ricordi.
Uno non è che ce li ha per qualche motivo in particolare...li possiede e basta, accumulati qua e là, pieni di polvere o nuovi di zecca, poggiati ad altri ricordi, senza un filo conduttore che dia loro un senso. E ogni tanto vengono fuori, magari guardando un biglietto, una foto, un orecchino comprato in vacanza...la tazza di secoli e secoli fa...un bouquet preso per sfiga a un matrimonio, una persona conosciuta la sera dopo...:)
Ed emozioni si susseguono in modo instabile...Io e le mie cose, come l'Ulysse di Joyce, un viaggio lungo il vissuto e il desiderato, nei confini del mio mondo fatto a mensole...
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Giuro, se i miei vicini non smettono di provare i Jethro T. li prendo a sassate! Sono ore che suonano lo stesso pezzo e io ho i nervi troppo tesi per poterli sopportare oltre...Oltetutto la prog la detesto.
No, oggi nessun pezzo che ascolto mi piace...é una giornata un pò così, di quelle che vorresti metterti a letto e risvegliarti tra 3 mesi minimo. Tipo letargo, via...solo che per me sarebbe già un miracolo dormire 5 ore di seguito. Che giornata inutile...fatta di pioggia e mal di testa, di canzoni sbagliate e pensieri deprimenti. Vorrei fosse già domani, vorrei concentrarmi su altro, che Itunes avesse capito che non era il caso farmi sentire i Kiss...:(((
Vorrei che fosse ieri...di un anno fa...
perchè mi sa che ho fatto una cazzata immane...
come sempre...
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domenica 2 dicembre 2007
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sabato 1 dicembre 2007
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Etichette: scazzi
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giovedì 29 novembre 2007
Torno ad aggiornare questo blog dopo l'incidente che ho avuto sabato 24 con Saso. Sto abbastanza bene, anche se momentaneamente devo stare su una ridicola sedia a rotelle-.-
Non posso muovermi, mi annoio continuamente, ma vabbè, passerà. L'importante è esserci ;)
Cerco di essere positiva, tanto altro non posso fare.
Oggi piove, fa anche molto freddo...
Mia sorella sta andando a vedere casa con Tiziano...
Me l'ha detto ieri sera, pare papà sia riuscito ad accordarsi con un suo amico costruttore...Che dire...
Lei è molto felice, io un pò meno...
Mi sono tornati in mente i giorni in cui io e Sandro cercavamo una casa per noi...e m'ha fatto male, anche fin troppo per i miei gusti...
E' proprio vero che traumi difficilmente si superano :)
Si può far finta di niente, cercare di ricominciare da capo...però quei ricordi li porti, volente o nolente sempre con te e tornano a galla quando pensi ormai di aver dimenticato...
Vabbè, è finita. Capita.E' capitato anche a noi, a me più che altro. E non me lo meritavo, assolutamente no. Ma non voglio perderci ancora tempo, non servirebbe proprio a nulla. Solo a stare un pò peggio del solito, e non ne ho molta voglia, sinceramente. Non per chi sta meglio di me e se la ride e se la canta mentre io sto qui. Basta, archiviato.
Devo trovarmi un nuovo hobby, visto che avrò molto tempo da perdere. Si accettano suggerimenti!
Bacio a tutti
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martedì 27 novembre 2007
Listen-Beyonce
To the song here in my heart
A melody I've start
But can't complete
Listen, to the sound from deep within
It's only beginning
To find release
Oh,
the time has come
for my dreams to be heard
They will not be pushed aside and turned
Into your own
all cause you won't
Listen....
[Chorus]
Listen,
I am alone at a crossroads
I'm not at home, in my own home
And I tried and tried
To say whats on my mind
You should have known
Oh,
Now I'm done believing you
You don't know what I'm feeling
I'm more than what, you made of me
I followed the voice
you gave to me
But now I gotta find, my own..
You should have listened
There is someone here inside
Someone I'd thought had died
So long ago
Ohh I'm free now and my dreams to be heard
They will not be pushed aside or worse
Into your own
All cause you won't
Listen...
[Chorus]
I don't know where I belong
But I'll be moving on
If you don't....
If you won't....
LISTEN!!!...
To the song here in my heart
A melody I've start
But I will complete
Oh,
Now I'm done believing you
You don't know what I'm feeling
I'm more than what, you made of me
I followed the voice, you think you gave to me
But now I gotta find, my own..
my ownn...
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Etichette: canzoni
venerdì 23 novembre 2007
Un'emozione da poco- Anna Oxa
C'è una ragione che cresce in me
e l'incoscenza svanisce e come un viaggio nella notte finisce
dimmi, dimmi, dimmi che senso ha
dare amore a un uomo senza pietà
uno che non si è mai sentito finito
che non ha mai perduto, mai per me, per me una canzone
mai una povera illusione un pensiero banale qualcosa che rimane
invece per me, più che normale
che un'emozione da poco mi faccia stare male
una parola detta piano basta già ed io non vedo più la realtà
non vedo più a che punto sta
la netta differenza fra il più cieco amore
e la più stupida pazienza no, io non vedo più la realtà
nè quanta tenerezza ti da la mia incoerenza
pensare che vivresti benissimo anche senza.
C'è una ragione che cresce in me e una paura che nasce
l'imponderabile confonde la mente
finchè non si sente e poi, per me più che normale
che un'emozione da poco mi faccia stare male
una parola detta piano basta già
ed io non vedo più la realtà non vedo più a che punto sta
la netta differenza fra il più cieco amore
e la più stupida pazienza no, io non vedo più la realtà
nè quanta tenerezza ti da la mia incoerenza
pensare che vivresti benissimo anche senza....
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Etichette: canzoni
L'uomo che gioca-Anna Oxa
l'uomo che gioca
ma che bisogno hai di dirmi che non sai
se poi tu resterai con me sono io a decidere.
ma che bisogno c'è di raccontarci io e te
inutili bugie, noiose cortesie distenditi con me e poi
prova a dirmi che m'ami un po'
quanto basta per noi per volare lassù
dentro quel blu c'è la porta del cielo
quella che tu stai aprendo con me
dentro quel blu per un attimo che
mi va di giocare una volta e mai più
dentro quel blu c'è una notte di cera
si scioglierà con la voglia che hai
dentro quel blu chi ci porto sei tu
l'uomo che gioca che perde e poi va.
Cuori viaggiatori come noi hanno doppia vita e tu lo sai
che cosa faccio e dove vado poi è meglio che tu non lo sappia mai.
Dentro quel blu c'è la porta del cielo
quella che tu stai aprendo con me
dentro quel blu per un attimo che
mi va di giocare una volta e mai più
dentro quel blu c'è una notte di cera
si scioglierà con la voglia che hai
dentro quel blu chi ci porto sei tu
l'uomo che gioca e al mio gioco ci sta
dentro quel blu ...
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Etichette: canzoni
Che cosa dire di te- Anna Oxa
Che cosa dire di te...sei stato un grande amore
come descrivere te...terribilmente fragile
è bastato un soffio di vento
a far volare noi
e adesso voli via da me
sono sicura sparirai da qui
che cosa dire di te...sei stata la mia ombra
come descrivere me...sicuramente donna
è bastato quel soffio di vento
a separare noi
ma sai cosa rimane qui
ricordo tenerissimo di te
che cosa dire di te dei tuoi sorrisi
di te del tuo profumo
sei stata un bel casino sai
che cosa resta di te...di te...di te...
rimane solo un brivido
e ho bussato alle porte del tempo
e mi hai aperto tu
che ora invece te ne vai
mentre una stella cade giù...con te
......ricordo tenerissimo
......rimane solo un brivido
solo quello -.-
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Etichette: canzoni
When it's love- Van Halen
Somethin' to fill in the holes
We think a lot but don't talk much about it
'Til things get out of control
How do I know when it's love
I can't tell you but it lasts forever
How does it feel when it's love
It's just something you feel together
When it's love
You look at every face in a crowd
Some shine and some keep you guessin'
Waiting for someone to come into focus
Teach you your final love lesson
How do I know when it's love
I can't tell you but it lasts forever
How does it feel when it's love
It's just something you feel together
Oh oh oh oh
Oh when it's love
Oh oh oh oh
You can feel it yeah
Oh oh oh oh
Nothing's missing
Yeah
Oh oh oh oh
Oh oh oh oh
Oh oh oh oh
Nothing's missing
How do I know when it's love,
I can't tell you but it lasts forever
How does it feel when it's love
I can't tell you but it lasts forever
When it's love
When it's love
It'll last forever
When it's love
You and I
We're gonna feel this thing together
When it's love
When it's love
You can feel it
We'll make it last forever
When it's love
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Etichette: canzoni
A mio fratello :)
Questa è la prima volta che mi siedo qui a parlare con te, e non di te. Quello lo faccio continuamente, come è giusto che sia...
Volevo dirti semplicemente grazie.
Di esserci stato quando ne ho avuto bisogno
Di aver fatto silenziosamente da contorno e da punto fermo quando necessario
Di non avermi mai mollata quando gli altri si sono arresi, e non li posso biasimare
Di sopportarmi anche in periodi come questi, che riesco a trovarmi odiosa da sola
Di dirmi sempre veramente quello che pensi, senza indorare la pillola se le cose non vanno.
Grazie per tutte le volte che m'hai fatto un po da padre quando il mio, purtroppo, non ha potuto
per ogni notte che abbiamo passato insieme senza parlare e dicendoci tutto nello stesso tempo
per avermi suonato per ore tutte le canzoni che adoro
per la tua presenza costante
per la tua amicizia incondizionata
per avermi sempre messa al primo posto dopo te stesso
per avermi sempre incoraggiata quando era il caso
e caziata quando ce n'era bisogno
per avermi coccolata e viziata quando tutti se ne sono fregati
per aver silenziosamente preso il posto di Gianluca anche se non te lo avevo chiesto...
E grazie....
Grazie perchè i momenti più belli della mia vita, di quella vera, al di là di questo stupido pc...
io li ho passati con te Alessà :)
Insieme nonostante le chiacchiere della gente, l'indignazione dei nostri ex, l'incredulità dei nostri amici stessi che ancora ci prendono in giro...senza mai litigare, con la consapevolezza di potermi sempre fidare di te...
Grazie Saso, grazie non 1000 ma di più
Sei la persona che per me conta più di tutte, dopo mio padre.
A dopo Tesò, ti adoro :)
Pubblicato da Alessandra alle venerdì, novembre 23, 2007 0 commenti
Riflessioni
Msn non va stasera, come questo periodo del resto...
Le giornate passano troppo lentamente e si somigliano un pò tutte. Sto sopravvivendo ai miei sbagli ancora una volta, tra ottusità e consapevolezza, tra il vedere cosa succedere e la mia incapacità a prendere provvedimenti...
Si esatto, incapacità. Perchè fare finta di niente è più comodo che ammettere di aver preso un abbaglio...perchè l'ammissione porta delle conseguenze e io mi sento totalmente estranea dal compiere qualsiasi azione che non sia aspettare...
Ma aspettare cosa, poi?
Che tutto si sistemi?
Che le balle di sempre facciano meno orrore della realtà?
Che questo senso di delusione passi?
Già, sono delusa.
Molto delusa.
Da me stessa in primis.
Da tutto il resto anche.
E la cosa che fa più tristezza
è che io ancora ci credo, nonostante tutto...
Ma non so per quanto...
Pubblicato da Alessandra alle venerdì, novembre 23, 2007 1 commenti
Etichette: scazzi
mercoledì 21 novembre 2007
The Finance Countdown
Giornata da urlo a lavoro, purtroppo non in senso positivo. Tra arretrati, ragazzini e controlli, non abbiamo più nemmeno il tempo di metterci le mani tra i capelli (quelli che ci sono rimasti). Ho deciso di non comprare lo Shuffle nuovo, ma di aspettare ed eventualmente prendere un Nano rosso da 4 giga. Staremo a vedere...
Per ora uso il mio Nokia, va bene così...
Sono di pessimo umore, e non per l'ipod o per l'unghia che si è appena spezzata...
E' che mi sembra di essere stata "archiviata" e la cosa non mi piace, nemmeno un pò...
Mia madre m'ha chiesto se voglio andare a studiare qualche mese a Lubiana, per staccare un pò la spina. Me l'ha detto appena sono tornata a casa, lasciandomi anche un pò di stucco. Non mi aspettavo una proposta del genere, ne ci avevo mai pensato io. E non m'è sembrata affatto una delle sue solite idee malsane...Forse ho davvero bisogno di andarmene, di cambiare aria, di non pensare...Forse mi servirebbe per fare un pò chiarezza..Economicamente non sarebbe un problema, potrei riuscire a stare via 5-6 mesi. Se i miei finanziano, anche di più. Certo, dovrò rinunciare ad andare a Mosca...e forse persino in Turchia...
Ma anche a vedere Saso e gli altri per un pò...
Perchè io quando stacco la spina, lo faccio totalmente...Potrei forse connettermi di tanto in tanto, fare un paio di chiamate, giusto per far sapere che sono viva...mah...
Sono molto confusa...
Alessio stanotte è stato qui...c'erano i manifesti di F.N sotto il muro di casa mia...
Che il mio sia un quartiere nero è un dato di fatto, ma mai nessuno s'era spinto nella mia via...nessuno apparte lui. Il pensiero che sia passato senza dire niente m' ha messo un pò di tristezza. M'è tornato in mente un episodio di mesi fa, di quando stavamo insieme, di quando una sera m'ha chiamato e sono scesa in pigiama solo per vederlo qualche istante...
E mi sono resa conto che nel nostro piccolo ci siamo amati un casino...Forse per troppo poco tempo, ma molto...e come si dice, è la qualità a fare la differenza, non la quantità...
Mi chiedo se mai qualcun'altro riuscirà a darmi quello che m'ha dato lui, e più passa il tempo più mi convinco del contrario -.-
Mi sa che ci vado davvero a Lubiana...
Pubblicato da Alessandra alle mercoledì, novembre 21, 2007 0 commenti
martedì 20 novembre 2007
E' morto il mio Shuffle :(((((
Pubblicato da Alessandra alle martedì, novembre 20, 2007 0 commenti
Hotel Supramonte-Fabrizio De Andrè (che io detesto)
E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col suo ordine discreto dentro il cuore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore.
Pubblicato da Alessandra alle martedì, novembre 20, 2007 0 commenti
Etichette: canzoni
lunedì 19 novembre 2007
Chissà cosa stai facendo ora...
Già, proprio ora, in questo momento, mentre io fumo l'ennesima Marlboro della serata e ascolto distrattamente Ozzy (Old L.A Tonight)...
Mi manchi mannaggia a te...anche se mi prendi in giro e saresti da blocco immediato:)
Mi mancano le tue risate chilometriche, quel modo di prendermi in giro che solo tu hai, le facce buffe che facevi...e me ne rendo conto in queste sere che non ci sei, o quando riusciamo a incontrarci e tu sei sempre di fretta...
Mi manca parlare con te, passare del tempo a raccontarci cose che alla fine tutto questo senso non ce l'hanno, ma che...lasciano sempre qualcosa...
Qualcosa di impagabile
Qualcosa di bello...di molto bello... :)
Qualcosa che sa sempre un po di te...
Mi manchi proprio...e mai avrei immaginato di arrivare al punto di pensarlo, e lo sai.
Non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa e m'è costato molto, non doveva nemmeno succedere, non ora e in questa condizione...un pò strana e indefinita, dove tutto ha un peso, o forse non lo ha affatto, dove le cose si annullano e prendono forma nello stesso tempo...
Ma nella confusione più assurda, in questo momento no-sense, tu Clà mi manchi e volevo lo sapessi :)
A presto....
Pubblicato da Alessandra alle lunedì, novembre 19, 2007 0 commenti
Thank u 4 loving me- J.Bon Jovi
I want to say sometimes
There's no one here but you and me
And that broken old street light
Lock the doors
We'll leave the world outside
All I've got to give to you
Are these five words when I
Thank you for loving me
For being my eyes
When I couldn't see
For parting my lips
When I couldn't breathe
Thank you for loving me
Thank you for loving me
I never knew I had a dream
Until that dream was you
When I look into your eyes
The sky's a different blue
Cross my heart
I wear no disguise
If I tried, you'd make believe
That you believed my lies
Thank you for loving me
For being my eyes
When I couldn't see
For parting my lips
When I couldn't breathe
Thank you for loving me
You pick me up when I fall down
You ring the bell before they count me out
If I was drowning you would part the sea
And risk your own life to rescue me
Lock the doors
We'll leave the world outside
All I've got to give to you
Are these five words when I
Thank you for loving me
For being my eyes
When I couldn't see
You parted my lips
When I couldn't breathe
Thank you for loving me
When I couldn't fly
Oh, you gave me wings
When I couldn't breathe
Thank you for loving me
Pubblicato da Alessandra alle lunedì, novembre 19, 2007 0 commenti
Etichette: canzoni